Autorefrattometro

L’autorefrattometro è uno strumento computerizzato utilizzato per misurare la refrazione dell’occhio, quindi il difetto visivo (ipermetropia, miopia ed astigmatismo) in maniera oggettiva.

La misurazione viene eseguita in condizioni visive normali e può essere ripetuta in cicloplegia, vale a dire dopo l’instillazione di gocce di collirio per dilatare la pupilla.
Nei bambini la misura in cicloplegia è molto più precisa ed attendibile.

L’effetto delle gocce, per dilatare la pupilla, annebbia la visione per qualche ora svanendo poi spontaneamente.

Campo visivo computerizzato

L’esame del campo visivo misura la visione periferica andando a calcolare la sensibilità retinica punto per punto dell’area di retina che circonda il punto retinico utilizzato per fissare (la fovea).

Esso è un dato utile nell’inquadramento del glaucoma, di altre patologie retiniche, del nervo ottico e del sistema nervoso centrale.

Presso lo Studio Oculistico Angi, per effettuare l’esame del campo visivo computerizzato ci serviamo di due diversi apparecchi:

 

  • Perimetro Humphrey. Esso è l’esame di riferimento standardizzato per il glaucoma: da preziose informazioni sulla progressione della malattia e l’efficienza della terapia medica.  Esso è tuttavia largamente usato ed utile nelle patologie neurologiche o in qualsiasi altro insulto che possa dare un difetto del campo visivo.

FDT

  • Perimetro a Duplicazione di Frequenza (FDT). Esso è un perimetro utile nella diagnosi precoce del glaucoma. Infatti, è stato dimostrato che, prima che il danno campimetrico sia riconoscibile dalla perimetria standard, devono essere irrimediabilmente danneggiate almeno il 30% delle fibre del nervo ottico. La maggior sensibilità e predittività dell’FDT, ci permette di identificare un danno funzionale prima e quindi poter agire con la dovuta terapia medica più precocemente.

L’esame viene svolto con un occhio alla volta, con una durata totale di circa 15 minuti.

Esame del fundus oculi

 

L’esame del fundus oculi si esegue tramite lo strumento iCare – EIDON Ultra-Widefield. Si tratta di un retinografo che, grazie alla combinazione di un sistema ottico confocale e di una sorgente illuminante a luce bianca, consente di ottenere, senza necessità di dilatazione e in modo totalmente automatico, fotografie del fondo oculare estremamente nitide e dettagliate, rispettando i reali colori della retina.

La retinografia digitale rappresenta un importante strumento nella gestione della diagnosi e del monitoraggio di un elevato numero di patologie retiniche.

Il dispositivo inoltre, consente tramite la modalità Mosaico la ricostruzione di panoramiche retiniche fino a 150° che permettono una valutazione dettagliata anche della periferia retinica.

Esame della miopia – LENSTAR

Lenstar Myopia è un biometro e cheratometro che, partendo dallo stato refrattivo, permette di prevedere l’evoluzione miopica, selezionare il trattamento ideale per contrastarla e monitorarne l’efficacia.

Gli studi scientifici hanno provato che l’allungamento assiale del bulbo oculare è correlato all’insorgenza di questo difetto visivo: la misura della lunghezza assiale rappresenta un riferimento eccellente per predire la progressione miopica. Lenstar Myopia consente di misurare tale parametro e raccoglie tutte le informazioni sul soggetto esaminato ed è in grado di prevedere l’evoluzione della miopia.

EyeSuite Myopia elabora tre grafici: il grafico del difetto refrattivo, che mette in relazione il valore della miopia e l’età dell’esaminato con le curve predittive della progressione della miopia non trattata e le curve relative al trattamento scelto per contrastarla; il grafico, che rappresenta la progressione della lunghezza assiale del soggetto nel tempo e la mette in relazione con le curve predittive dell’andamento miopico; infine il grafico, che evidenzia i fattori ambientali capaci di influenzare la progressione miopica, raccolti nella valutazione del giovane portatore, come la presenza di genitori miopi, lo stile di vita o l’età di insorgenza del deficit visivo stesso.

EYE SWIFT
Eye tracking based vision diagnostics system

Sistema di diagnostica visiva basato sul tracciamento oculare digitale. 
Fornisce misurazioni rapide, accurate e obiettive di molteplici prestazioni visive e identifica vari disturbi del sistema visivo.

Fotorefrattometria

Il fotorefrattometro permette di valutare in pochi secondi lo stato refrattivo dell’occhio, esaminando i due occhi contemporaneamente alla distanza di un metro, senza bisogno di instillare gocce.

Solitamente utilizzato come test di screening, il fotorefrattometro, può essere estremamente utile nell’esame di bambini di pochi mesi o con ritardo psicomotorio che solitamente non collaborano alla valutazione della refrazione tradizionale; dunque, se correttamente interpretato, può implementare la visita oculistica specialistica.

Lampada a fessura (Biomicroscopia)

La lampada a fessura, o  biomicroscopio, è uno strumento  utilizzato per un’analisi dell’occhio in vivo.

La lampada a fessura permette l’osservazione di cute palpebrale, ciglia, bordi palpebrali, puntini lacrimali, fornici congiuntivali, cornea, iride e cristallino.

In particolare, permette di esaminare eventuali perdite di trasparenza o di sostanza corneale, corpi estranei o eventuali perdite di trasparenza del cristallino e dell’umore acqueo.

Infine, con l’utilizzo del tonometro ad applanazione è possibile effettuare la misurazione della pressione oculare.

Microscopia endoteliale corneale

La microscopia endoteliale corneale è un’esame molto utile per studiare lo stato di salute della cornea, la lente trasparente che si trova davanti l’iride e la pupilla.

Si tratta di una foto dello strato più profondo della cornea, l’endotelio corneale. Esso riveste una funzione molto importante per la corretta nutrizione, ossigenazione e trasparenza della cornea stessa.

Con la miscroscopia endoteliale otteniamo preziosi informazioni circa il numero di cellule endoteliali presenti (le cellule dell’endotelio corneale non si rigenerano quindi non vi è un rinnovamento cellulare una volta perse), la loro forma, la loro regolarità e i loro rapporti.

La microscopia endoteliale è un esame non invasivo, veloce e che non necessita di midriasi.

OCT (Tomografia a Coerenza Ottica)

L’OCT (Optical Coherent Tomography tomografia a coerenza ottica) è un esame non invasivo e non a contatto che fornisce delle immagini in sezione trasversale della retina, fornendo informazioni diagnostiche preziose sullo spessore, la morfologia ed i rapporti dei vari strati che compongono la retina stessa.

Lo strumento, direzionando sulla superficie dell’occhio un laser innocuo, acquisisce delle scansioni ad alta risoluzione che, attraverso un’elaborazione statistica a posteriori, possono essere analizzate e confrontate secondo i valori normativi per fascia d’età sia qualitativamente sia quantitativamente. Inoltre, è possibile monitorare nel tempo i cambiamenti morfologici e strutturali del tessuto retinico tramite delle mappe differenziali; in questo modo è possibile controllare la progressione o il miglioramento della patologia.

Si possono ottenere informazioni dettagliate sia del segmento anteriore (cornea ed angolo irido-corneale) sia della retina, in particolar modo la macula (la sezione centrale) e la papilla ottica (la parte finale del nervo ottico).

L’OCT è utilizzato sia in ambito diagnostico sia in ambito pre- e post- operatorio, consentendo la valutazione ed il follow up della maggior parte delle patologie retiniche, tra cui la degenerazione maculare senile, l’edema maculare, membrane epiretiniche, fori maculari e la retinopatia diabetica.

Inoltre, fornisce dati importanti nell’inquadramento e nella diagnosi precoce del glaucoma: andando a studiare lo strato delle fibre del nervo ottico sia a livello della papilla ottica (l’inserzione del nervo ottico nel bulbo) sia a livello maculare, è possibile anticipare e prevenire i danni che tipicamente provoca il glaucoma.

L’esame viene svolto con un occhio alla volta, con una durata totale di circa 5-10 minuti.

Pachimetria ottica

La Pachimetria è un esame che serve per misurare lo spessore della cornea (la lente dell’occhio più superficiale che si trova davanti all’iride e alla pupilla).

Presso lo Studio Oculistico Angi, eseguiamo la pachimetria ottica, un metodo di misurazione veloce, non invasivo, non a contatto, indoloroso che prevede una scansione trasversale tramite l’OCT degli strati corneali.

Sapere lo spessore corneale è essenziale in svariate situazioni cliniche:

  • per la definizione dell’affidabilità della misurazione della pressione intraoculare in pazienti a rischio per il glaucoma.

La pressione intraoculare alta, infatti, è il più importante fattore di rischio per l’insorgenza del glaucoma, quindi è un dato che va valutato accuratamente, soprattutto in caso di familiarità e/o di valori pressori alti o borderline. Dato che il punto di repere per la misura della pressione è la cornea, lo spessore di quest’ultima può alterare il valore pressorio ottenuto, sovrastimando, in caso di cornea più spessa del normale, o sottostimando, nel caso di una cornea troppo sottile.

  • In fase di programmazione degli interventi di chirurgia refrattiva laser per la riduzione della miopia, ipermetropia e astigmatismo. E’ importante sapere lo spessore della cornea in modo da poter capire se e quanto sia possibile risolvere il difetto refrattivo tramite intervento laser.
  • per il controllo ed il follow up di patologie corneali come il cheratocono, il quale tende a dare un assottigliamento dello spessore corneale e per la valutazione di interventi come il cross-linking.

L’esame si effettua in pochi secondi tramite una scansione del segmento anteriore eseguita con OCT.

PERCY – Visual, Motor, Auditory analysis

Un apparato concepito e realizzato per identificare i DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento) e per somministrare protocolli riabilitativi attraverso stimoli visuo-uditivi.
I Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) che coinvolgono generalmente soggetti in età prescolastica e scolastica, principalmente durante lo sviluppo, si riferiscono all’abilità di lettura, di scrittura e di calcolo.

Tali disturbi sono noti come:
• Dislessia, che indica la difficoltà di lettura,
• Disgrafia e Disortografia, che indicano le difficoltà di scrittura,
• Discalculia, che indica la difficoltà di calcolo.

I DSA possono essere descritti come:

• Specifici, perché riguardano solo alcuni processi di apprendimento come la lettura precisa e fluente, la capacità di scrivere senza errori, con grafia regolare e decifrabile e usando lo spazio in modo adeguato, di elaborare i numeri e calcolare.

• Evolutivi, perché il disturbo dell’apprendimento si manifesta in età evolutiva, quando emerge la difficoltà del bambino a sviluppare una capacità che per gli altri invece diventa progressivamente un automatismo, ed è modificabile con interventi specifici. Il bambino con DSA non perde una capacità già acquisita anche solo in parte: i DSA non sono conseguenze di traumi, blocchi educativi, psicologici, relazionali e non nascono dalla poca applicazione allo studio.

• Neurobiologici, perché un soggetto con DSA ha intelligenza e capacità cognitive adeguate alla sua età: può però apprendere con difficoltà e a ritmo più lento rispetto ai suoi coetanei perché fatica e disperde energie a causa delle sue caratteristiche individuali di apprendimento che la didattica in quel momento non asseconda.
Uno studente con DSA può attenuare e compensare il suo disturbo di apprendimento e imparare al pari dei suoi compagni con interventi mirati e con strumenti diagnostici e riabilitativi adatti per aiutarlo a studiare e ad apprendere.
Poiché era noto che in una parte molto importante dei soggetti colpiti da DSA erano presenti alterazioni non solo delle abilità di lettura, ma anche le abilità visuo- spaziali, i tempi di reazione visuo-uditivi-motori e visuo-motori, la DMD Computers, che già dalla fine dello scorso secolo operava con successo nel settore delle misurazioni delle diverse abilità visive (Chart Panel), a partire dal 2009 iniziò a lavorare anche nel settore dei DSA, per prima nella loro individuazione rapida ed affidabile e successivamente nei protocolli di riabilitazione.

  • Lettura
  • Valutazione Spaziale
  • Estensione dell’Attenzione
  • Dominanza Sensoriale
  • Tempo di Reazione Motorio
  • Tempo di Reazione Uditiva
  • Stima Audiometrica
  • Slow Eyes Movements (SEM)
  • Ottotipi (Snellen, Sloan, C di Landolt, E di Albini, Numeri, Lea Like)
  • Sensibilità al Contrasto

TEST PATENTE (D. LGS. 59/2011)

Esame della vista per patente di guida

Patente di guida

Test di Hess-Weiss e Lancaster

Si tratta di un test diagnostico importante nella valutazione e nel controllo dell’evoluzione degli strabismi acquisiti in età adulta, soprattutto se di origine paralitica. Tramite il test di Hess Weiss Lancaster è possibile valutare la funzionalità dei muscoli che muovono i globi oculari, quantificando graficamente le ipofunzioni e le iperfunzioni di tali muscoli (quindi valutare quali muscoli si contraggono meno del normale e quali troppo). Quello che si ottiene è un diagramma in cui si può visualizzare la deviazione degli assi visivi nelle varie posizioni di sguardo.

Il test non sostituisce una valutazione ortottica completa dello studio della motilità oculare ma, nel caso vengano rilevate della anomalie di quest’ultima, esso completa la valutazione.

E’ un esame semplice e indolore e che richiede 5-10 minuti per l’esecuzione.

Tetra

TEST EIDOMORFOMETRIA (misurazione dei rapporti spaziali)

La dislessia è un disturbo specifico dell’apprendimento (DSA) di origine neurobiologica caratterizzato da difficoltà nella lettura, scrittura e calcolo. Tipicamente il bambino dislessico non è in grado di leggere in maniera automatica. La dislessia è di pertinenza neuropsichiatrica e logopedica ed il difetto principale è di tipo fonologico.

In una porzione della popolazione dislessica è stata documentata la presenza di fini alterazioni visuopercettive, tra queste il rinforzo del mascheramento laterale è quella che ostacola maggiormente la lettura.

Per questa anomalia le lettere e le sillabe appaiono più vicine, dunque più facilmente confondibili. Alcune evidenze suggeriscono che alla base di questo fenomeno vi sia una distorsione dello spazio visivo che appare, agli occhi del dislessico, compresso lungo l’asse orizzontale (anisotropia verticale).

Sulla base dei reperti sperimentali desunti in letteratura è nata la piattaforma TETRA, ora disponibile anche presso lo Studio Oculistico Angi. TETRA è  in grado di fornire il quadro della situazione visuopercettiva di ogni paziente, in modo da favorirlo nella diagnosi ed aiutarlo nell’impostazione del protocollo riabilitativo.

Presso lo Studio Oculistico Angi sarà possibile procedere con il protocollo diagnostico completo, che consiste in una serie di test, a cura dello staff di ortottiste, specializzate e formate per l’utilizzo della piattaforma TETRA. Più precisamente:

  • Test di performance lessicale (REPORT): due test (Parole e Non Parole) per la stima della funzione lessicale, basati su database normativo suddiviso in classi di età: 3a, 4a, 5a elementare, adolescenti e adulti. Misura della velocità di lettura, stima degli errori, quantificazione dell’effetto della dilatazione del testo.
  • Test percezione dei rapporti spaziali (EIDOMORFOMETRIA): test a triplice scelta forzata per scoprire, caratterizzare e quantificare la percezione dei rapporti spaziali e il corrispondente grado di anisotropia.
  • Test dominanza oculare (DOMITEST-M E DOMITEST-S): valutazione della dominanza oculare sia sul versante motorio che su quello sensoriale
  • Test sensibilità al contrasto (CS): test psicofisico atto a stimare in meno di 2 minuti la sensibilità al contrasto, con particolare riguardo alle frequenze spaziali risultate deficitarie in molti dislessici.

A seguito del protoccolo diagnostico è previsto un training visivo TRIGRAM:

  • 10 sessioni per allenare sia la visione periferica che il riconoscimento delle lettere affollate
  • Riduzione del mascheramento laterale
  • Miglioramento della velocità e della accuratezza di lettura

Tomografia corneale

La topografia corneale è un esame volto a studiare la forma, la curvatura ed altre caratteristiche ottiche della cornea, la lente trasparente che si trova davanti l’iride e la pupilla.

In particolare, si ottiene una mappa estremamente precisa della curvatura della superficie anteriore della cornea; questo proiettando degli anelli concentrici sulla cornea mentre un computer elabora la riflessione di tale immagine sulla cornea, calcolando così la curvatura.

La topografia corneale è un’indagine molto importante nella diagnosi e nel controllo del cheratocono, degli astigmatismi elevati ed irregolari. Inoltre, risulta essenziale nelle fasi pre e post operatorie per intervento di chirurgia refrattiva. E’ anche essenziale in caso di trapianto di cornea ed in contattologia, nella costruzione della corretta lente a contatto.

Si tratta di un esame semplice e non invasivo che richiede un tempo di esecuzione di 5-10 minuti.

Nel caso fosse necessario eseguire una topografia corneale, è necessario che il paziente non usi delle lenti a contatto nelle 24 ore prima, nel caso di lenti a contatto morbide, 48 ore prima, nel caso di lenti a contatto rigide; in questo modo si evitano deformazioni della curvatura corneale che potrebbero alterare il risultato dell’esame.

SCREENING CHERATOCONO
Un efficace sistema di screening del cheratocono, clinicamente validato, basato su un sistema di auto-apprendimento, fornisce suggerimenti sul rischio ectasico ponendo in evidenza i casi in cui la probabilità di complicanze sia maggiore.

ANALISI AVANZATA DEL FILM LACRIMALE
Grazie al disco di Placido, il dispositivo Sirius, consente l’analisi avanzata del film lacrimale e di valutarne il NI-BUT (Non Invasive Break-up Time).

MEIBOGRAFIA
Nel dispositi vo Sirius, il metodo di discriminazione non invasiva delle ghiandole di Meibomio viene effettuata per mezzo dell’illuminazione ad infrarosso che ne esalta il contrasto, enfatizzandone la struttura anatomica senza causare disagio per il paziente.

Tonometria

La tonometria consiste nella misurazione della pressione intraoculare.

Presso lo Studio Oculistico Angi, eseguiamo la cosiddetta tonometria a rimbalzo: una piccola e leggerissima sonda entra a contatto, per una frazione di secondo, con la cornea; lo strumento analizza il tempo di contatto e la decelerazione della sonda stessa dando come risultato in valore pressorio. Questa procedura è un ottimo screening per individuare, in maniera rapida (qualche secondo) e minimamente invasiva, valori pressori fuori dai limiti di normalità e procedere così con altri approfondimenti.

Tuttavia, in caso di valori pressori sospetti, presso lo Studio Oculistico Angi, è possibile confrontare i valori ottenuti attraverso questo test con i valori tonometrici della tonometria tradizionale di Goldmann, più precisa ma che prevede l’instillazione di un collirio anestetico.

La tonometria è un’indagine importante da eseguire ad ogni visita oculistica poiché l’aumento eccessivo della pressione intraoculare (asintomatico) rappresenta il principale fattore di rischio per il glaucoma.

Visulas YAG III

Il laser ad effetto fotodistruttivo VISULAS YAG III di Carl Zeiss unisce l’esperienza di terza generazione, l’eccellenza tecnologica ad una profonda comprensione delle applicazioni pratiche. La sua azione fortemente concentata ma delicata, lo ha reso noto come il «bisturi sensibile» tra i laser per il trattamento della cataratta secondaria.

Il profilo del fascio Super-Gaussiano ad alta precisione di VISULAS YAG III concentra la quantità ideale di energia laser sul punto di trattamento solo nella misura necessaria.
VISULAS YAG III, con i suoi 22 livelli di attenuazione dell’energia, fornisce un ampio raggio di flessibilità per diverse tecniche di trattamento.

Il sistema di messa a fuoco variabile consente di orientare il fascio di puntamento in camera anteriore o posteriore, a seconda delle necessità. Grazie a questa «distanza di sicurezza» si evitano i danni ai tessuti e alla lente intraoculare durante il trattamento.